Kabul, altro sangue italiano

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carob
view post Posted on 20/5/2010, 09:23     +1   -1




quello che invece mi preoccupa di più di questa squallida inutile guerra é l'interesse della nostra lobby politica nazionale che continua a dilapidare fiumi di danaro mandando i nostri giovani a farsi massacrare per un piatto di grano.

la democrazia non si esporta con la guerra
 
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siena57
view post Posted on 20/5/2010, 09:27     +1   -1




CITAZIONE (carob @ 20/5/2010, 10:23)
quello che invece mi preoccupa di più di questa squallida inutile guerra é l'interesse della nostra lobby politica nazionale che continua a dilapidare fiumi di danaro mandando i nostri giovani a farsi massacrare per un piatto di grano.

la democrazia non si esporta con la guerra

... giusto! E poi a noi chiedono, con la nuova finanziaria, di fare altri sacrifici!
 
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shadow600
view post Posted on 20/5/2010, 09:34     +1   -1




www.youtube.com/watch?v=PI-Bwiw7rso


Edited by shadow600 - 28/7/2010, 20:51
 
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tramontailsole
view post Posted on 21/5/2010, 08:36     +1   -1




Riporto un pezzo che appare sui blog che girano in rete, facciamo in modo che questa morte non passi inosservata, penso che anche per questo uomo sia degna la medaglia d'oro come uomo di pace e come testimone per sempre delle atrocità della guerra piccola o grande che sia. Per molto meno, anzi assai meno una medaglia d'oro è stata concessa alla memoria non ad un soldato ma un contractor solo perchè "così muore un italiano". Da questo forum sarebbe opportuno lanciare una proposta per riconoscere a Fabio Polenghi che il suo sacrificio sia servito a comprendere meglio gli orrori che stanno coinvolgendo quella terra è morto per la democrazia armato soltanto di una macchina fotografica.
"Non spargerò retorica sulla morte di Fabio Polenghi. Del suo lavoro, della sua vita e della sua fine troverete tante cose su questo sito e su altri. Qui, nella piccola comunità di lettori che amano la fotografia, mi sembra più giusto pensare a lui attraverso i suoi occhi, con una sua fotografia.

E ricordare a tutti noi che Fabio era un fotografo di mestiere, non un avventuriero; che come tanti ha cercato la sua strada fra le tante che il mestiere gli offriva, anche quelle meno eroiche e spesso guardate con un’aria di superiorità dagli ideologi, come la moda.

Per farci magari scoprire che la coscienza c’entra anche con la fotografia di moda, per esempio quando si collabora a un impensabile corso per foto-modelli nato per dare una speranza ai ragazzi di una favela di Rio de Janeiro.

Ma Fabio era anche della schiatta dei magnifici randagi, dei freelance (e anche free-lens) senza nome e senza fama, cercatori di sguardi, che non si rassegnavano all’infinita ripetizione dell’identico proposta dal facile immaginario di Internet. E’ andato per vedere e per farci vedere: lavorava solo per i nostri occhi. Abbiamo discusso tanto, in queste pagine, sul ruolo del fotoreporter “occidentale” in missione nel Sud del mondo, sul rischio etico che il suo lavoro costantemente gli propone come un enigma da risolvere in pochi secondi. Ora credo sia necessario, per tutti, riconoscere che tutte queste sottili distinzioni, pur necessarie, si fermano quando, sul piatto della bilancia, un “occhio pubblico” ci mette la pelle.

Non fiori, ma altre fotografie.

 
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shadow600
view post Posted on 28/7/2010, 19:42     +1   -1





Due militari italiani sono morti in Afghanistan. Il fatto è avvenuto nel villaggio di Injil, a 8 chilometri a sud di Herat. I due militari deceduti sarebbero del 32esimo Reggimento Genio: uno è un sottufficiale, l'altro un caporalmaggiore. Secondo quanto si è appreso, sarebbero rimasti vittima per l'esplosione di un ordigno artigianale (Ied) piazzato lungo la strada che stavano percorrendo con un blindato. Nell'esplosione sarebbero rimasti vittime anche due afghani. I due militari italiani erano due specialisti del Genio che stavano disinnescando un ordigno ad Herat. Facevano parte del team Iedd (Improvised explosive eevice disposal), specializzato nella rimozione di ordigni esplosivi improvvisati, intervenuto intorno alle 20 locali per il disinnesco di una bomba rudimentale segnalata dalla polizia afgana. Dopo aver verificato la presenza dell'ordigno, informa il comando italiano, i due militari hanno proceduto con successo alla sua neutralizzazione. Ma, mentre perlustravano la zona circostante per accertare l'eventuale presenza di altri ordigni, i due sono stati investiti da una forte esplosione che ne ha causato la morte.
http://video.libero.it/app/play?id=4f99bf1...88b72ed8fecefe7
 
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shadow600
view post Posted on 17/9/2010, 21:28     +1   -1






Tenente Alessandro Romani, di Roma. Quando finirà questo massacro inconclusivo ed inconcludibile?
 
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Libero Rossi
view post Posted on 18/9/2010, 07:01     +1   -1




Caro Biagio
dobbiamo dire fuori dalla sciagurata guerra dell'Afganistan e Bush al tribunale dell'Aja
 
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shadow600
view post Posted on 18/9/2010, 16:05     +1   -1





Bush al Tribunale dell’Aja, forse, ma il danno è fatto e dopo 9 anni di “Enduring Freedom”, l’Afghanistan è solo una fabbrica di morti ed uno sperpero di denaro pubblico per gli americani (che ora non se la passano bene, in patria) e per noi italiani, agli ordini, che non ci possiamo permettere di perdere altre vite umane e montagne di soldi per colonizzare un paese inespugnabile. Dopo 9 anni di “Enduring Freedom”, i Talebani non governano più a Kabul, ma, di fatto, controllano circa il 90% del territorio, includendo ora le ultime province del nord, tradizionalmente ostili ai ribelli, che si stanno “convertendo" grazie ai narco-dollari. Ma quale difesa della democrazia in Afghanistan! Ciò che preme, lì, è il mercato dell’oppio, che vale 50 miliardi di dollari all’anno, quando un pastore nelle montagne del Turkestan vive con 9 dollari al mese.
 
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22 replies since 17/9/2009, 10:56   451 views
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